ALZHEIMER PIU’
Sede amministrativa in piazza Tedesco 18- TA 0994006759 - 3332874925 - 3332874959 Ass.falanthra@gmail.com - leparoledalcuore@gmail.com
L’Associazione Culturale di Solidarietà Onlus FALANTHRA porta avanti due grossi impegni: -Culturale attraverso l’interazione di più generi artistici (musica, poesia, teatro, arti figurative e danza) creando momenti di condivisione e confronto nonché occasioni di approfondimento e crescita in quanto l’arte in senso ampio non ha limiti né condizionamenti, ed è l’esternazione più pura dei sentimenti. “Quando la poesia diventa spettacolo” -Solidale in quanto il tutto viene fatto a favore del progetto Alzheimer: “Alzheimer Più” Alzheimer più” prende spunto dal progetto “caffè Alzheimer” che nasce nel 1997 a Leida (Olanda) grazie allo psico-geriatra Bere Mesen, il quale si era reso conto che, per i malati di Alzheimer, le cure sanitarie erano insufficienti e che era necessario investire di più nelle terapie psico-sociali. Alzheimer+ non è un ambulatorio medico, non è un centro diurno, non è una struttura protetta, ma bensì un punto di incontro in cui malati e parenti si ritrovano, insieme a noi, a condividere uno spazio informale e rilassato, per parlare dei problemi e ricevere dei consigli in un’atmosfera che li faccia sentire come a casa. Sarà importante scambiare le esperienze in un’atmosfera rilassata e tra persone coinvolte dallo stesso problema uscendo così da quel tabù che spesso circonda questa malattia. Si può dire che del morbo di Alzheimer si ammala tutta la famiglia. Molto cambia nella vita di tutti i componenti familiari: cambia la gestione del tempo, cambiano gli equilibri, cambia la comunicazione, cambiano i ruoli e le responsabilità e tutto questo accade nel dolore, nel dispiacere e nelle preoccupazioni. Per ciò è importante non rimanere soli e isolati. Durante i nostri incontri impareremo a conoscerci a diventare amici, cercheremo di rispondere alle domande che ci verranno fatte, cercheremo di dare dei consigli comportamentali che a volte sembrano così scontati ma che nessuno pensa mai di prenderli in considerazione e sono proprio i comportamenti errati, spesso dettati dall’amore, che portano il tutto all’esasperazione. Per il malato è importante entrare in contatto con persone di cui ci si può fidare perché sono in grado di capire il suo problema o perché lo condividono, trovandosi nella stessa sua situazione. Per il familiare è altrettanto importante poter parlare sicuri di essere ascoltati da persone che capiscono il loro enorme disagio Ecco che il nostro intervento agisce sui comportamenti, quindi un intervento prettamente informativo e di sostegno. Informativo cercando di dare delle risposte su come muoversi nel nostro territorio, quali protocolli seguire e   a quali centri rivolgersi Di sostegno L’obbiettivo è quello di creare uno spazio accogliente, sicuro e stimolante attraverso adeguati supporti e attività coinvolgenti, quali: -attività di scrittura e lettura -attività di gioco -attività di cucina/cucito/lavori a maglia -attività ludiche -giochi didattici attraverso l’uso del compiuter Verranno proposte da personale qualificato – musicoterapia – Teatroterapia – Arteterapia – Danzamovimentoterapia Attività atte a ritrovare quel ponte perduto tra il mondo interiore e quello esteriore utilizzando tecniche artistiche in maniera assolutamente libera. Nel momento in cui ci si ritrova da figlio, nipote, marito o moglie davanti ad una diagnosi di Alzheimer, ci si sente all’improvviso sperduti davanti ad un bivio dove ci sono una serie infinita di strade da prendere e non hai nessuno che ti da un consiglio, ne scegli una a caso , ma percorsa quella strada…ti ritrovi davanti ad un altro bivio e così via fino ad arrivare quasi alla disperazione. Questo è successo a noi di Falanthra quando abbiamo preso la decisione di fare qualcosa di concreto per aiutare i malati di Alzheimer e i loro familiari ci siamo trovati davanti ad un bivio enorme… quello della burocrazia che vi assicuro strade ne ha tante, chi dice una cosa, chi ne dice un’altra, e-mail continue che mandi perché così ti è stato detto ma non sei neanche sicuro che le leggeranno, promesse non mantenute, appuntamenti rinviati, rabbia e frustrazione per le parole non dette, quelle che vorresti urlare ma non riesci a trovare il giusto interlocutore che stia lì fermo ad ascoltarti, arrivare a casa e sentirsi frustrati, perché tutto quello che vorresti fare e lì imprigionato nel vortice della burocrazia. E da qui la decisione di aprire Alzheimer+, aver capito che bisogna andare avanti senza fermarsi davanti agli inevitabili ostacoli e soprattutto bisogna fare cordata …non sarà facile abbattere il muro di dolore che porta tutti alla diffidenza…molti verranno e cercheranno da noi la soluzione al loro problema…ma non è così…qui si …parlerà …del problema, e si cercherà insieme il modo migliore per affrontarlo sicuri ormai che non saranno più soli. In quanto essere umani diversi gli uni dagli altri, affrontiamo anche la malattia in modo diverso…ma dobbiamo arrivare tutti alla consapevolezza che il metodo riabilitativo avrà un solo obbiettivo, uguale per tutti: cercare di mantenere quanto più vivi i ricordi, le capacità relazionali, la voglia di combattere e di…vivere con dignità, nonostante le mille difficoltà…ma soprattutto il nostro obbiettivo sarà quello di non far sentire soli e abbandonati i familiari che si sentono colpevoli di non riuscire a fermare quel tempo che per i loro cari, affetti da Alzheimer, viaggia in modo stratosferico verso il declino. Il compito di Alzheimer più sarà quello di far capire ai parenti quanto ancora può donare una persona affetta da demenza, evitando la speranza o la pretesa a tutti i costi di rivederla riorientata ma invece accettarla non solo per quello che è stata ma anche per quello che è, pur nelle difficoltà dell’oggi. Le nostre intenzioni sono quelle di non effettuare scelte o selezioni, chiunque potrà aderire al progetto: paziente, familiare, Operatore Sanitario, Medico, Artista, tenendo però sempre presente il rispetto dell’iniziativa ma anche delle regole e dei compiti affidati. Non tutti sono in grado di affrontare i disagi della vita allo stesso modo, la sofferenza muta la personalità e a volte gli operatori potranno trovarsi davanti un muro di ostilità, il sorriso è l’unica arma da usare per abbattere muri ed arrivare ai cuori. Guardando avanti, oltre i confini che sbarrano il mio essere presente… io ci sono, sono nella vostra vita, nei vostri ricordi, nei battiti dei vostri cuori, sono nei colori e nei sapori del tempo, sono nei rumori del vento, nei canti della luna. Guardando oltre quel viso sciupato dal tempo, oltre quello sguardo fisso nel vuoto… io ci sono, sono nei vostri pensieri, nel vostro essere quello che siete, nei vostri silenzi, nei vostri sogni, nei vostri racconti. Continuate a parlare con me perché… Io ci sono Daniela Lelli NON TI LASCERÒ MAI Io non so dove andrai quando la mente ti porterà lontana, o quando il vento avrà cessato di soffiarti fra i capelli, Io non so se il tempo ci basterà per dirci tutti i ti amo che abbiamo nel cuore, non so quanti passi farò senza avere al mio fianco le tue orme, o cosa stringerà la mia mano… forse il tuo nome scritto fra le dita, o forse il tempo che non passerà mai Io non so cosa succederà ma so cosa farò… Non ti lascerò mai perché tu sei parte di me stesso, tu sei i miei occhi, le mie mani, sei il sangue che scorre nelle mie vene. se tu respiri… io respiro, se tu cammini… io cammino, se tu sogni… io sogno, se tu diventerai un angelo… io sarò le tue ali. Non ti lascerò mai perché sarebbe come perdermi nel buio più profondo, tu sei la luce che ritrovo al mattino, il segno indelebile di un tatuaggio fatto sul cuore, sei la vita stessa soffiata nella mia anima, non ti lascerò mai perché sarebbe come se l’universo perdesse quel piccolo puntino blu che gira intorno al suo sole, non ti lascerò mai perché tu sei… e sarai sempre la mia vita. Cesare Natale

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